Le tue piante di casa e appartamento

Consigli per la cura, la riproduzione e il mantenimento delle tue piante da appartamento o da giardino? Quì troverai tanti consigli per avere sempre piante sane e verdeggianti

Il tuo orto e terrazzo sempre rigogliosi

Il piacere di dedicarsi alla cura delle piante in casa,terrazzo o in giardino.

Le nostre succulente, come si curano e fanno fiorire ?

Il mondo esotico delle piante grasse si svela attraverso articoli interessanti, precisi e dettagliati.

L'orto di casa

E' solo un fazzoletto di terra? poco spazio ma tanta voglia di verde

Le piante carnivore

Le piante carnivore, uniche e peculiari nel regno vegetale, hanno forme curiose, fioriture strane, sono delle particolari piante che intrappolano e consumano animali e protozoi per sopravvivere, fiorire e riprodursi.

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La Gloriosa Superba, ovvero il giglio rampicante.


Gloriosa e superba: due parole che non hanno bisogno di spiegazione perchè identificano senza ombra di dubbio una delle più attraenti e belle bulbose a fioritura estiva.
I superbi fiori della gloriosa sbocciano in abbondanza e continuativamente per tutta la primavera e l'estate garantendo colore e fiori da recidere in abbondanza..
Pur essendo simili a gigli -ma molto più grandi- quando sono in boccio sembrano campanule di colore verde mentre quando sono aperti sembrano tante fiammelle di colore rosso – arancio composte da sei tepali gialli, arancio o rossi  dal bordo esterno arricciato.
Come fiore reciso si può usare sia il singolo fiore che il racemo terminale: se i fiori vengono colti prima che i tepali si estroflettano, possono durare in vaso anche otto giorni.
Nonostante sia originaria di zone tropicali caldo-umide, la Gloriosa sa adattarsi ad ambienti di coltivazione diversi, da terreni poveri e siccitosi ad altri, più confacenti, ricchi e umidi.
La coltivazione può iniziare in qualsiasi periodo dell’anno per la fornitura di fiori da taglio o di piante fiorite in vaso.

Concimazioni
La Gloriosa abbisogna nel periodo vegetativo di temperature al di sopra dei 18°C.Somministrare regolarmente concime liquido disciolto nell'acqua di annaffiatura.
Per quanto riguarda la luce, desidera un esposizioni soleggiate in inverno e ombreggiate in estate.

Annaffiature 
in primavera si deve irrigare progressivamente, ma le annaffiature devono essere sospese dopo la fioritura.

Terriccio
predilige terreno soffice, leggermente sabbioso,  ricco di sostanza organica e ben drenato per favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare il marciume dei tuberi.

Cure
Recidere i fiori appassiti e sostenere la pianta con canne di bambù o posizionarla a ridosso di un gazebo, di una pergola o di grate a parete per rampicanti.

Moltiplicazione
Si moltiplica separando dalla pianta madre i tuberi, alla fine dell'inverno tagliando il tubero nella zona di connessione delle due braccia della V oppure da seme.
I semi devo essere ripuliti dalla pellicola raggrinzita e rossastra fino ad esporre un tegumento bruno scuro, per evitare la formazione di muffe durante la germinazione; per agevolare l’operazione si possono lasciare a bagno per 24 ore.
La germinazione è piuttosto lenta, sino a quattro mesi. Nel primo anno si formano tanti piccoli tuberi bozzoluti che solo nelle stagioni successive daranno origine ai caratteristici tuberi.

Malattie, parassiti 
Le malattie più frequenti sono gli afidi che colpiscono gli apici vegetativi, il ragnetto rosso che fa ingiallire precocemente le foglie e il marciume da batteriosi del tubero.
Contro gli afidi sono efficaci trattamenti con prodotti specifici.

Prendiamoci cura della Stella di Natale nella bella stagione



L'euphorbia pulcherrima (o poinsettia) meglio conosciuta come stella di natale è una pianta che basa la fioritura sulla quantità di luce che riceve.

Come trattarla dopo la fioritura?

Va tenuta in casa fino alla perdita totale delle foglie quindi in tarda primavera e trasferita all'aperto, innaffiata pochissimo e concimata mensilmente con concime liquido.
Se il vaso risulta inadeguato, va eseguito un rinvaso ed una potatura delle radici (anche drastica se si nota un'apparato radicale troppo sviluppato)
Quando le temperature all’esterno sarà mite (10-15°C), andrà potata di un terzo della lunghezza dei rami, rinvasata in terriccio per acidofile con aggiunta di sabbia per favorire un buon drenaggio.
Collocata all'aperto, all’inizio in ombra e poi, abituandola gradatamente al sole.
Durante il periodo estivo non si vedranno sostanziali miglioramenti fino alla gemmazione che potrà avvenire al giungere dell'autunno ai primi freddi (metà novembre - dicembre)
Spostata all'interno gli va assicurato non più di 8 ore di luce solare al giorno.(deve stare al buio per sviluppare le brattee rosse il vero fiore della poinsettia,il ciazio, è composto da piccole coppe gialle inserite tra le brattee)
In questo periodo va concimata ogni 15 giorni sempre con un fertilizzante liquido (per piante fiorite o meglio ancora specifico per poinsettie).

La magnifica Mendilla Magnifica



La Medinilla Magnifica è una bellissima pianta originaria dell’Asia che appartiene alla famiglia delle Melastomatace.
Ha delle grandi foglie verdi brillanti con venature molto evidenti, dall'apice delle foglie si sviluppano degli steli sui quali nascono dei fiori rosa, composti da corolle molto evidenti di colore rosa chiaro. A ricoprire il fiore vero e proprio vi sono delle brattee di un rosa intenso.

Innaffiatura
La pianta deve essere nebulizzata ogni 2 o 3 giorni con uno spruzzatore a getto fine, questo per aumentare l'umidità atmosferica.Se la pianta aumenta di dimensioni può essere tagliata, il taglio deve essere effettuato in primavera, dopo la fioritura. 

Se la pianta presenta all'estremità delle foglie del seccume è dovuto ad un livello d'umidità inferiore al fabbisogno della pianta stessa. 

Rinvaso
Cresce con lentezza: è necessaria reinvasarla solo ad anni alterni. Si puo’ provvedere a sostituire i primi centimetri fino ad incontrare le radici. 
Al rinvaso premere il terriccio con forza: aiuta lo sviluppo in altezza

Concimazione
In estate concimare ogni 15 giorni con fertilizzante per piante da interni o da fiori. A fioritura terminata (aprile o settembre) concimare con un prodotto per piante verdi sempre ogni 15 giorni.

Parassiti
Raramente è soggetta all'attacco di parassiti (di solito afidi o ragnetto rosso ), ma sarebbe opportuno nebulizzarla ogni 2/3 giorni e mantenerla in un ambiente umido, evitando però il ristagno di acqua.

Potatura
Puo essere potata in primavera dopo la fioritura tagliando i racemi, mentre le potature per dimensionarla vanno fatte a primavera a fine fioritura.

Quando la pianta non produce fiori, è opportuno far riposare la pianta nei periodi freddi, diminuendo le temperature a 16 °C.

La medinilla tenuta in casa non rifiorisce; tenuta in serra calda con elevata umidità avrà maggiori possibilità. Questa pianta predilige le posizioni parzialmente ombreggiate. Va protetta dai raggi diretti del sole. 

L'Anthurium


L'anthurium è una pianta a fogliame decorativo della famiglia delle Araceae originaria dell'America equatoriale e sub-equatoriale.
Il genere Anthurium comprende diverse specie che devono essere coltivate esclusivamente in serra calda, alcune apprezzate come piante ornamentali per i fiori molto decorativi come l' Anthurium andraeanum e l' Anthurium scherzeranum con fiori (spesso utilizzati anche come fiori recisi) formati da una grande spata color rosso-lacca, salmone, bianco o rosa, uno spadice sottile ben eretto da cui originano i fiori.
Le foglie sono grandi cordiformi o lanceolate, la fioritura dura da giugno a settembre.Questa pianta è di coltivazione abbastanza semplice, per ottenere però una fioritura molto prolungata ed una pianta sana e rigogliosa è necessario prestarle qualche cura, o otterremo un pane di radici che porta pochissime foglie e nessun fiore

La sistemazione in casa dell'anthurium è la penombra luminosa, mai in piena luce o al sole diretto e lontano da possibili correnti d'aria.
  • Fioritura
La fioritura dura da giugno a settembre, ma si può sfruttare la tendenza naturale della pianta a fiorire di più in inverno per avere vasi fioriti da dicembre a Pasqua. 
Il vero fiore non è la brattea ma si trova sullo spadice ed è costituito da minuscole protuberanze. Le spate fiorali durano molto a lungo, ne esistono diverse varietà con tonalità differenti (rosso-arancio, bianco, rosa, giallo o con punteggiature bianche).

Gli Anthurium necessitano di una temperatura intorno ai 20°C, non scendere sotto i 10°C. Si possono coltivare o mantenere anche a temperature inferiori, ma crescono e fioriscono poco. 
Le esigenze non cambiano durante il periodo vegetativo. 
Per favorire una fioritura migliore l'anno successivo, è necessario esporla ad un "periodo freddo", cinque settimane di temperatura minima intorno ai 12°C. durante il corso della notte.
  • Cura
L'anthurium va annaffiato abbondantemente ma senza eccedere facendo in modo che la terra non rimanga mai asciutta

Le foglie vanno periodicamente pulite dalla polvere con uno straccio morbido bagnato d'acqua. Non usare MAI lucidanti fogliari che otturano gli stomi della pianta impedendole le normali funzioni fisiologiche.

Circa ogni due anni, utilizzando un terriccio ricco di torba e dopo aver cosparso il fondo del vaso con ciottoli o argilla espansa per garantire un miglior drenaggio idrico

Attenzione agli sbalzi di temperatura che non sono molto graditi.
Durante l'estate vegetano molto bene a temperature di 23-25°C circondata da un ambiente umido mentre d'inverno le temperature non devono scendere sotto i 15°C.

Eccessi di annaffiature, che portano il terreno ad essere sempre bagnato, inzuppato di acqua, portano spesso allo sviluppo rapido di dannosi marciumi radicali o del colletto, che si manifestano con il vistoso ingiallimento del fogliame, concomitante alla presenza di vegetazione molliccia, e di fusti che ricadono.
  • Terriccio
Gli anthurium sono piante semiepifite che ichiedono un substrato molto grossolano, ricco di sostanza organica e con un ph compreso tra 5 e 6.
  • Moltiplicazione
Si possono moltiplicare per divisione dei cespi, talea o seme. La divisione dei cespi viene effettuato in marzo-aprile, avendo cura che ogni parte presenti almeno un germoglio e utilizzando una miscela di terreno uguale a quella usata per la pianta madre. 
  • Malattie
  1. Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e lasciano la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con prodotti specifici.
  2. Malattie fungine: si manifestano sulle foglie con macchie brune o giallastre e attaccano più facilmente le specie con foglie vellutate sulle quali ristagnino a lungo gocce d’acqua. Le foglie colpite devono essere asportate e la pianta va trattata con prodotti anticrittogamici.
  3. Cocciniglia cotonosa: può attaccare gli anturi, specie in presenza di clima caldo e secco. Occorre eliminarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale 
  4.  Marciumi radicali: fare molta attenzione al drenaggio dei vasi, per evitare ristagni d’acqua sul fondo del vaso (riempire lo stesso con un terzo di materiale di drenaggio).
  5. Ingiallimento delle foglie: può essere causata da eccessive annaffiature.
  6. Fiori che non compaiono o non si aprono del tutto: la pianta non è stata concimata bene.

Stella di Natale


La Stella di Natale il cui nome scientifico è Euphorbia pulcherrima  rallegra da sempre le nostre case nel periodo natalizio con i suoi splendidi colori.


La Stella di Natale 

è una pianta che vive bene con temperature che non superino mai i 22 °C. Durante la bella stagione può essere tenuta all'aperto, in una posizione protetta dall'insolazione diretta.
Non sopporta l'aria viziata per questo motivo è importante arieggiare la stanza nella quale si trova facendo attenzione alle correnti redde, assolutamente non tollerate.

Durante il periodo di fioritura lasciare la pianta in una zona luminosa ma non al sole diretto senza concimarla e annaffiandola poco.
 Per Natale si avranno in questo modo le caratteristiche brattee rosse ed i fiori gialli.
  •  Annaffiatura
Va annaffiata solo quando il terriccio è quasi asciutto senza lasciare acqua stagnante nel sottovaso.
  •  Terriccio
 Il rinvaso va effettuato in primavera, alla ripresa vegetativa della pianta utilizzando un vaso di poco superiore al precedente. In ogni caso le dimensioni finali del vaso non devono superare i 20 cm in quanto diversamente, tenderebbe a sviluppare di più gli steli a scapito delle foglie. Amano terreni leggermente acidi con una buona quantità di torba in modo che rimangano leggeri per consentire l'arieggiamento delle radici.
  •  Concimazioni
  Sono piante che si concimano nel periodo dello sviluppo e della fioritura ogni 15 gg.

  • Problemi

Foglie ingiallite che cadono
Questo sintomo è da attribuire a correnti d'aria o al fatto che nella stanza non c'è un sufficiente ricambio dell'aria.
Rimedi: spostare la pianta in una zona più adeguata.

Sia le brattee che le foglie appaiono con zone decolorate e alla fine cadono
Questa patologia è provocata da eccessive annaffiature e conseguenza marcescenza delle radici. Rimedi: controllare le radici ed eliminare eventuali radici marce. Spolverarle con un fungicida ad ampio spettro ed aspettare almeno una settimana prima di procedere con le annaffiature per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi.

Il Croton (Codiaeum variegatum)


Il Croton, o Codiaeum variegatum, è un arbusto di piccole o medie dimensioni, appartenente alla famiglia delle euphorbiaceae, originario della Malesia e delle Isole del Pacifico.
E' una pianta ornamentale originaria di zone a clima equatoriale.Richiede infatti una elevata umidità ambientale ed una temperatura il più possibile costante tra il giorno e la notte intorno ai 23-25°C.
Le sue foglie sono coriacee, persistenti e lucide. Inconfondibili, non tanto per la forma che può essere ovale o allungata (simile a quelle della Magnolia), ma per la vivacità dei colori screziati che lo contraddistinguono.

Consigli
Se le foglie ancora verdi cominciano a rovinarsi o accartocciarsi probabilmente l’ambiente è troppo secco. Spostare la pianta in un luogo più umido evitando eventuali sbalzi di temperatura che le faranno cadere.
La luce è un altro elemento fondamentale per il croton (codiaeum) richiedendo molta illuminazione ma mai in pieno sole o vicino ai vetri 

Concimazione
E' opportuno usare un concime liquido nell’acqua d’irrigazione, da diluire ogni 15 gg in primavera-estate e una volta ogni 2 mesi in autunno-inverno.

Nella scelte del concime occorre tenere conto che la composizione migliore per il croton (codiaeum) è un rapporto tra Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) di 15:9:15 vale a dire 15 parti di Azoto, 9 parti di Fosforo e 15 parti di Potassio. Inoltre è importante che abbia anche i "microelementi" quali il Magnesio (Mg), il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro (B), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.


Moltiplicazione
La moltiplicazione avviene solitamente in primavera per talea, prelevandola dall'apice dei getti laterali. Dopo aver tagliato la parte interessata questa va lasciata in acqua per un giorno e poi interrata.

La violetta africana



La Saintpaulia, ovvero la Violetta Africana, come viene comunemente chiamata, è la pianta d’appartamento più conosciuta e coltivata.
La caratteristica di questa pianta sono i fiori che sbocciano in tutte le stagioni.La taglia delle Violette africane è variabile. Esistono cultivar che richiedono un vaso
da 20 cm, altre come le mini vasi da 10 cm ed altre ancora come le lilliput vasi di soli 4 cm.
Le foglie sono di forma più o meno tondeggiante o cuoriforme, sono di colore verde scuro, più o meno intenso ed hanno un aspetto vellutato in quanto sono ricoperte, sulla pagina superiore, da una fitta e sottile peluria.
Dall'ascella delle foglie crescono i fusti fioriferi, che formano un'infiorescenza con pochi fiori, singoli o anche doppi (soprattutto negli ibridi), con cinque petali stellati, con colori che vanno dal bianco al blu, al rosso e al violetto passando per tutta una gamma intermedia di sfumature.


Coltivazione

Le violette africane in natura sono piante di sottobosco pertanto non vanno mai esposte alla luce diretta del sole. Può essere coltivata infatti egregiamente anche alla luce artificiale ponendo la pianta sotto tubi fluorescenti di 40 watt per circa 12 ore al giorno.
Attenzione alle correnti d'aria che non sono in alcun modo gradite.
La Saintpaulia fiorisce quando le temperature si mantengono intorno ai 18-25°C. Durante l'inverno le temperature non devono scendere al di sotto dei 15°C.
Le Saintpaulia gradiscono un ambiente umido, ma bagnate le foglie altrimenti si macchiano e potrebbero essere facilmente preda di muffe.
Attenzione che il vaso non sia a diretto contatto con l'acqua.
La Saintpaulia si rinvasa solo quando le radici non hanno più spazio a disposizione nel vaso. Il rinvaso va effettuato in primavera.


Concimazioni

Usate un buon concime che oltre all'Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), contenga anche "microelementi" quali il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro (B), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

     

Riproduzione


Il genere la Saintpaulia propaga per talea fogliare o per immersione di una foglia in acqua
Si può immergere la foglia con il picciolo in un bicchiere d'acqua.
Prendere un bicchiere d'acqua riempito quasi fino all'orlo e sistemando sopra un pezzo di carta di alluminio. Nell'alluminio farete dei buchetti tanti quante sono le foglie e in ciascun foro.
Poi sistemate i piccioli delle foglie nei fori in modo che arrivino all'acqua.  Sistemare il tutto in un luogo luminoso ma non in pieno sole e lontano da correnti d'aria
Vedrete che dopo un paio di giorni alla base del gambo si formeranno delle radicette che cresceranno fino a diventare ben evidenti .
Aspettate fino a quando le piantine avranno una lunghezza di circa 2,5 -3 cm ( circa un mese dopo).
Prendete ogni singola piantina di violetta africana e sistematela nel suo vaso definitivo usando un terriccio prevalentemente torboso, non calcareo e trattatela come una pianta adulta.



Malattie e parassiti

-Foglie scolorite con chiazze giallo paglia e con i margini ingialliti: esposizione al sole diretto e/o annaffiature insufficienti.
- Foglie raggrinzite, gialle e appassite: annaffiature e/o umidità insufficienti.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.
- Cocciniglie cotonose: può attaccare le piante, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.
- Acari: possono attaccare le gemme e i boccioli, provocando deformazioni di foglie e fiori. Si combattono con prodotti acaricidi.

 
 


La Capelvenere

E' una delle piante più attraenti e diffuse nelle nostre case, con i suoi deliziosi steli neri che ricordano i capelli di una donna.


Famiglia: Polipodiacee 
Il nome di questa bella felce deriva dal greco “adiantos” che significa “che non si bagna”, infatti quando le fronde sono coperte di rugiada, l’acqua forma piccole perle sulla superficie invece di distribuirsi su tutta la pagina fogliare.
Il capelvenere viene coltivato per il suo fogliame leggero e vaporoso; i fusti sono di colore pressoché nero e le fronde di un verde brillante, formate da numerose foglioline triangolari che tremolano al minimo soffio d’aria.
Si tratta di una felce delicata che non raggiunge mai grosse dimensioni.
Esistono circa 80 specie di Adiantum, per la maggior parte di origine tropicale, spesso usate come piante d’appartamento. Possono anche decorare muri situati in luoghi umidi e poco illuminati.
Il capelvenere cresce spontaneo nelle regioni mediterranee e preferisce terreni calcarei: lo si trova nei luoghi umidi, vicino alle sorgenti, aggrappato ai muri, alle pareti interne dei pozzi e all’ingresso delle grotte.

Esposizione: sebbene in appartamento si abbia la tendenza a mettere il capelvenere in buona luce per esaltare la bellezza del fogliame, la pianta ha bisogno piuttosto di luce mite e diffusa.
L’eccesso di luce le è nefasto e le foglie si abbassano e ingialliscono. La collocazione ideale è nell’ingresso o presso una finestra su cui non batte il sole. La temperatura non deve mai essere inferiore ai 13 °C
.
Terreno
gli adiantum gradiscono nu terreno molto fertile, ben drenato e soffice; la soluzione migliore è la terra di bosco o la terra di foglie arricchita di torba. In alternativa terriccio universale con aggiunta di torba e sabbia.

Moltiplicazione
Il sistema più semplice è per divisione dei rizomi in primavera. I rizomi si piantano in vasi con una miscela formata da terriccio, torba e sabbia in parti uguali. Si tengono i vasi in luogo protetto all'ombra e in atmosfera umida.

Parassiti e malattie
Le cocciniglie delle radici attaccano l'apparato radicale; i minatori delle foglie causano grandi macchie nere al tessuto delle fronde.

Malattie e parassiti

  • Se le foglie si seccano e cadono
Le foglie secche sono un sintomo di scarse irrigazioni e scarsa umidità.

Rimedio: come primo intervento si deve immergere il vaso in una bacinella d'acqua in modo da far bagnare per bene la terra. Quindi si fa sgocciolare tutta l'acqua in eccesso e quindi si rimette il vaso al suo posto. Ricordarsi però per il futuro di regolare meglio sia le irrigazioni che l'umidità.
  • Le foglie appaiono molto chiare e scolorite
Contrariamente a quello che si può pensare questo sintono vuol dire che la pianta è troppo esposta al sole.

Rimedio: occorre sistemare la pianta in una posizione meno luminosa.
  • Le foglie si arricciano
Se le foglie appaiono arricciate significa che la temperatura dell'ambiente è troppo bassa.

Rimedio: sistemare la pianta in una posizione più calda.
  • Le foglie appaiono orlate di scuro e appassiscono rapidamente
Questo sintomo è un chiaro indice che l'ambiente nel quale la pianta è collocata è troppo caldo.

Rimedio: spostare la pianta in un luogo più fresco.
  • Le foglie presentano delle macchie scure
Questo sintomo è spesso sintomo di un attacco fungiono in genere dovuto ad un eccesso di umido e/o acqua sia come irrigazione o forse un ristagno nel sottovaso.

Rimedio: eliminare subito le parti danneggiate ed usare dei prodotti anticrittogamici specifici reperibili da un buon vivaista.