L'Anthurium


L'anthurium è una pianta a fogliame decorativo della famiglia delle Araceae originaria dell'America equatoriale e sub-equatoriale.
Il genere Anthurium comprende diverse specie che devono essere coltivate esclusivamente in serra calda, alcune apprezzate come piante ornamentali per i fiori molto decorativi come l' Anthurium andraeanum e l' Anthurium scherzeranum con fiori (spesso utilizzati anche come fiori recisi) formati da una grande spata color rosso-lacca, salmone, bianco o rosa, uno spadice sottile ben eretto da cui originano i fiori.
Le foglie sono grandi cordiformi o lanceolate, la fioritura dura da giugno a settembre.Questa pianta è di coltivazione abbastanza semplice, per ottenere però una fioritura molto prolungata ed una pianta sana e rigogliosa è necessario prestarle qualche cura, o otterremo un pane di radici che porta pochissime foglie e nessun fiore

La sistemazione in casa dell'anthurium è la penombra luminosa, mai in piena luce o al sole diretto e lontano da possibili correnti d'aria.
  • Fioritura
La fioritura dura da giugno a settembre, ma si può sfruttare la tendenza naturale della pianta a fiorire di più in inverno per avere vasi fioriti da dicembre a Pasqua. 
Il vero fiore non è la brattea ma si trova sullo spadice ed è costituito da minuscole protuberanze. Le spate fiorali durano molto a lungo, ne esistono diverse varietà con tonalità differenti (rosso-arancio, bianco, rosa, giallo o con punteggiature bianche).

Gli Anthurium necessitano di una temperatura intorno ai 20°C, non scendere sotto i 10°C. Si possono coltivare o mantenere anche a temperature inferiori, ma crescono e fioriscono poco. 
Le esigenze non cambiano durante il periodo vegetativo. 
Per favorire una fioritura migliore l'anno successivo, è necessario esporla ad un "periodo freddo", cinque settimane di temperatura minima intorno ai 12°C. durante il corso della notte.
  • Cura
L'anthurium va annaffiato abbondantemente ma senza eccedere facendo in modo che la terra non rimanga mai asciutta

Le foglie vanno periodicamente pulite dalla polvere con uno straccio morbido bagnato d'acqua. Non usare MAI lucidanti fogliari che otturano gli stomi della pianta impedendole le normali funzioni fisiologiche.

Circa ogni due anni, utilizzando un terriccio ricco di torba e dopo aver cosparso il fondo del vaso con ciottoli o argilla espansa per garantire un miglior drenaggio idrico

Attenzione agli sbalzi di temperatura che non sono molto graditi.
Durante l'estate vegetano molto bene a temperature di 23-25°C circondata da un ambiente umido mentre d'inverno le temperature non devono scendere sotto i 15°C.

Eccessi di annaffiature, che portano il terreno ad essere sempre bagnato, inzuppato di acqua, portano spesso allo sviluppo rapido di dannosi marciumi radicali o del colletto, che si manifestano con il vistoso ingiallimento del fogliame, concomitante alla presenza di vegetazione molliccia, e di fusti che ricadono.
  • Terriccio
Gli anthurium sono piante semiepifite che ichiedono un substrato molto grossolano, ricco di sostanza organica e con un ph compreso tra 5 e 6.
  • Moltiplicazione
Si possono moltiplicare per divisione dei cespi, talea o seme. La divisione dei cespi viene effettuato in marzo-aprile, avendo cura che ogni parte presenti almeno un germoglio e utilizzando una miscela di terreno uguale a quella usata per la pianta madre. 
  • Malattie
  1. Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e lasciano la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con prodotti specifici.
  2. Malattie fungine: si manifestano sulle foglie con macchie brune o giallastre e attaccano più facilmente le specie con foglie vellutate sulle quali ristagnino a lungo gocce d’acqua. Le foglie colpite devono essere asportate e la pianta va trattata con prodotti anticrittogamici.
  3. Cocciniglia cotonosa: può attaccare gli anturi, specie in presenza di clima caldo e secco. Occorre eliminarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale 
  4.  Marciumi radicali: fare molta attenzione al drenaggio dei vasi, per evitare ristagni d’acqua sul fondo del vaso (riempire lo stesso con un terzo di materiale di drenaggio).
  5. Ingiallimento delle foglie: può essere causata da eccessive annaffiature.
  6. Fiori che non compaiono o non si aprono del tutto: la pianta non è stata concimata bene.

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