Il Peperoncino piccante; coltivazione e cura



Il peperoncino è una pianticella dal quale frutto si trae un condimento piccante che viene largamente impiegato in cucina.Proveniente dalle Americhe, si è diffuso praticamente in tutto il mondo e grazie ad incroci e selezioni sono nate numerosissime varietà con una miriade di forme e colori, dai piccoli frutti tondi e sugosi grandi meno di un pisello a quelli giganteschi lunghi 35 cm.

La caratteristica che rende i peperoncini unici è la loro piccantezza causata dalla capsaicina, un alcaloide che attiva nelle mucose recettori specifici per il calore ingannando il nostro cervello e scatenando reazioni quali  sudore, singhiozzo, lacrimazione, eccitazione
La piccantezza è molto variabile a seconda della varietà; anche la sensibilità individuale può variare da persona a persona.
Anche la rugosità esterna è un carattere tipico delle varietà più potenti; certi frutti, completamente rugosi e ricoperti di varie escrescenze lanciano un chiaro avvertimento


In questa mini guida impareremo a coltivare il peperoncino sul balcone, prendendoci cura delle piantine dalla semina sino alla raccolta dei preziosi frutti.



La semina
I semi di peperoncino possono essere acquistati presso i negozi specializzati in giardinaggio e piante, oppure essere ricavati direttamente dai frutti. I semi raccolti dai peperoncini prodotti in casa possono tranquillamente conservare la loro germinabilità anche due o tre anni, se messi in condizioni favorevoli (ambienti freschi, ben aerati ed asciutti, conservati in un sacchetto di tela o di carta).
Non esiste una stagione o un periodo dell'anno adatto per seminare il peperoncino, tutto dipende dal clima e dalla latitudine in cui ci troviamo.
In un clima umido-tropicale è possibile seminare indifferentemente tutto l'anno in quanto le condizioni climatiche,la luce, la temperatura ed umidità sono costanti durante tutte le stagioni.
In Italia, il periodo più indicato per iniziare la coltivazione del peperoncino è l’inizio dell’anno, indicativamente nei mesi che vanno da gennaio a marzo.


È possibile seminare direttamente in terriccio o utilizzare diversi supporti per la germinazione (scottex, ovatta, lana di roccia) e interrare il seme dopo la comparsa della radichetta. La soluzione più semplice è utilizzare un singolo contenitore (p.es. un bicchierino da caffè forato sul fondo) per ogni seme.
È preferibile utilizzare un terriccio specifico per semina, di ottima qualità e a grana fine.
I semi andranno interrati poco profondamente ( meno di 1cm)



Quando è il momento più opportuno per mettere le piante all'aperto?

La pianta del peperoncino soffre il freddo, quindi bisogna attendere l'arrivo dei primi caldi (ovvero quando la temperatura notturna non va più al di sotto di 14-15°C.)
Non dimenticate di mettere un tutore per sostenere la pianta ed evitare che si spezzi in caso di forte vento.

Potatura.
Molti coltivatori consigliano di potare i rami superflui.
Solitamente vengono considerati superflui quei  rami che si sviluppano alla base del fusto, in pratica sono quelli che non seguono la tipica forma a Y della pianta.


Parassiti
Gli afidi: le conseguenze di infestazioni precoci sono maggiori in quanto la pianta presenta tessuti più teneri e non ha meccanismi di difesa tali per resistere agli attacchi.
Il danno che questi insetti arrecano alla pianta sono indiretti a seguito della suzione della linfa, espellono zuccheri e nutritivi eccedenti i loro fabbisogni (la melata) ed è proprio in questi che si insediano altri patogeni come i funghi che riducono la capacità fotosintetica della pianta riducendone la produttività e portandola talvolta a morte.


Quando vanno raccolti i peperoncini dai quali vogliamo ricavare i semi?
Quando si sono sviluppati al massimo delle loro dimensioni ed hanno raggiunto la tonalità più intensa della loro colorazione.
Molti coltivatori attendono che il frutto inizi ad appassire e a raggrinzire, in questo modo però durante la fase di asportazione dei semi, il peperoncino rilascia il "brodo" della decomposizione il quale è abbastanza "fastidioso".
Lasciamo da parte frutti che presentano delle zone verdastre e naturalmente i peperoncini verdi ed immaturi perchè i semi al loro interno a loro volta non sono maturi, se raccolti saranno sicuramente sterili.


I semi vanno conservati in un luogo buio, fresco ed asciutto.
Non sono invece da prendere in considerazione involucri e bustine di plastica se non si è sicuri che i semi siano perfettamente secchi.



Problemi di coltivazione e malattie

- Foglie gialle: mancanza di luce, mancanza di azoto, eccesso di annaffiatura.
Provare a ridurre le annaffiature, verificare se il terriccio non drena l'acqua in eccesso e quindi crea dei ristagni che possono far marcire le radici; cambiare la posizione della pianta e metterla in un luogo più soleggiato.

- Foglie accartocciate: terriccio troppo secco, esposizione troppo calda oppure ci sono dei danni alle radici.
Aumentare l'annaffiatura, migliorare l'esposizione o se necessario, rinvasare.

- Foglie sbiadite: in questo caso il colore della foglia è verde pallido ma le nervature sono ancora verdi. Questo è dovuto alla mancanza di sostanze nutrienti nel terriccio (ad es: ferro e magnesio).
Concimanre settimanalmente con concime liquido ad alto contenuto di ferro e magnesio.

- Foglie scottate: colorazione della foglia rossiccia, marrone o grigia, dovuto ad una errata acclimatazione o esposizione troppo soleggiata..
Migliorare l'esposizione della pianta.








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