Il giglio tigrato - Lilium lancifolium


Il Lilium lancifolium Thunb. (giglio tigrato della Cina) è una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee, viene coltivato in tutte le zone temperate, anche se è originario dell'estremo oriente, arriva fino al metro e mezzo d'altezza.
E' una pianta bulbosa perenne che può raggiungere un'altezza di 1,5 metri. Il bulbo è ovoidale e squamoso. Il fusto è dritto, verde, e porta foglie lanceolate, di circa 9 centimetri di lunghezza e 1-2 centimetri di larghezza.
Fiorisce tra giugno e settembre con fiori grandi, riuniti in infiorescenze dette "racemi", generalmente formate da 3-6 fiori.
I fiori, che non profumano, sono pendenti, grandi, con sepali e petali ripiegati in fuori e in basso (riflessi), di color arancione e con puntini violaceo-marroni.
  • Coltivazione
Come tutti i gigli in generale, è un fiore che cresce bene ovunque e su qualsiasi terreno purché sia profondo, fertile.
Possono essere coltivati in giardino, ma anche sul balcone all’interno di ampie fioriere.Necessitano di un suolo fertile e abbastanza umido, ma con un buon drenaggio, e vive bene in zone di semi-ombra
Dove gli inverni sono particolarmente rigidi, conviene coltivarli nei vasi, così si possono riporre all’interno se la temperatura scende troppo.
Temono il vento e le correnti d’aria.
  • Innaffiature
Per quanto riguarda le annaffiature, i Gigli tigrati vanno annaffiati regolarmente da marzo a settembre evitando i ristagni e lasciando asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Durante i restanti mesi vanno annaffiati ogni due settimane aggiungendo un concime liquido all’acqua.
  • Riproduzione
I semi dei Lilium non sempre germinano con facilità e spontaneamente.
All'ascella delle foglie crescono spesso piccoli bulbi (detti bulbilli) dai quali, se messi in terra, si possono ottenere nuove piantine.

  • Malattie e parassiti

Insetti Emitteri:
  1. Afide dei bulbi - la specie Yezabura tulipae provoca il deperimento dei bulbi stoccati in magazzino
  2. Afidi - le specie Myzodes persicae, Myzodes circumflexus e Myzodes ornatus, infestano le parti tenere della pianta formando fittissime colonie con la capacità di trasmettere i virus responsabili di mosaico e rosetta
Coleotteri:
  1. Criocera - adulti e larve di Lilioceris lilii divorano le foglie
  2. Galeruca del Narciso - la specie Exosoma lusitanica danneggia i bulbi e erode i fiori
Tisanotteri:
  1. Tripide delle serre - le femmine di Heliothrips haemorrhoidalis depongono le uova sulla pagina inferiore delle foglie, le punture causano ingiallimenti e arrossamenti sulle foglie che disseccano
  2. Tripide del tabacco - il genere Thrips tabaci causa danni simili al Tripide delle serre
Molluschi
  1. Lumache della specie Agriolimax reticulatus rodono le parti tenere dei bulbi e delle foglie
Miriapodi:
  1. Millepiedi gli adulti del genere Julus e della specie Blanjulus guttulatus provocano lesioni alle radici tenere e carnose, ai bulbi e alle foglie; secernono dal corpo un liquido nauseabondo
Funghi:
  1. Marciume dei bulbi - la specie Rhizopus necans provoca il marciume dei bulbi
  2. Marciume delle foglie - le foglie e gli steli attaccati da Botrytis elliptica deperiscono rapidamente soprattutto in ambienti caldo-umidi
  3. Muffa verde - varie specie di Penicillium attaccano i bulbi stoccati in magazzino
  4. Ruggine - le foglie attaccate da Uromyces lilii presentano pustole rossastre
  5. Virus:
Mosaico - causa screziature verdastre più o meno scure sulle foglie
Rosetta - provoca un addensamento della vegetazione nelle parti terminali, con ingiallimento e curvamento delle giovani foglie

  

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